Curiosità e storia

La prima chiesa dell’Isolotto: Santa Maria della Querce

Il quattrocentesco oratorio di Santa Maria della Querce in via Palazzo dei Diavoli è stata la prima chiesa del rione dell’Isolotto. Al suo interno preziosi affreschi di Paolo Schiavo.

In via Palazzo dei Diavoli, poco dietro al parcheggio della Coop di viale Talenti, sorge l’oratorio di Santa Maria della Querce, che è stata la prima chiesa dell’Isolotto. L’edificio passa ormai quasi inosservato, anche per il fatto di essere spesso chiuso; ma abbiamo avuto la fortuna di trovarlo aperto (è comunque possibile visitarlo previa appuntamento con il parroco dell’Isolotto). Pur essendo sconosciuto al turismo, l suo valore artistico e storico non ha niente da invidiare a molte e più note chiese del centro di Firenze: è un perfetto esempio di architettura nel periodo di passaggio tra stile gotico e rinascimentale e ha dei preziosi affreschi di Paolo Schiavo. santa-maria-della-querce-via-palazzo-dei-diavoli-1

Fu costruito nella seconda metà del ‘400 per volontà della famiglia Mannelli, di cui si può notare lo stemma sulla facciata, proprietaria della villa dall’altra parte della strada, ormai inglobata nel complesso urbano. In seguito la proprietà passò alla famiglia Antinori, che ha restaurato l’oratorio senza però snaturarne l’impianto originario. Il curioso appellativo della Querce si deve a un antico toponimo, con cui era chiamata la zona dell’Isolotto in tempi antichi. Ancora oggi la zona del quartiere vicino all’incrocio tra via Torcicoda e via dell’Argingrosso è chiamata La Querce. È uno dei tanti toponimi di origine botanica del quartiere.

santa-maria-della-querce-via-palazzo-dei-diavoli-3L’oratorio si caratterizza per la sua cupola semisferica simile a molte altre di prova che fece Brunelleschi come prova per il Duomo nelle campagne circostanti la Firenze di allora, non è in realtà attribuibile a Brunelleschi, già scomparso al tempo della costruzione di questa chiesina. Inizialmente esisteva solo la parte quadrata centrale dell’oratorio: il volume esterno era un porticato, in seguito chiuso per ampliare lo spazio. Proprio sulla parete centrale di questo sta una delle opere più notevoli di paolo Schiavo, pittore protorinascimentale fiorentino: l’Adorazione dei Magi. Ma le testimonianze pittoriche di Paolo Schiavo in Santa Maria della Querce sono moltissime, poiché l’artista ha qui dipinto praticamente ogni affresco: presenti infatti un’Annunciazione, San Giovanni Battista tra due Angeli, San Francesco che riceve le Stimmate, San Quirino, i quattro Evangelisti. Di pregevole fattura anche la lunetta in terracotta invetriata sull ‘ingresso sopra l’Adorazione dei Magi.

 

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