CronacaCuriosità e storia

Altre 10 nuove curiosità sul Pignone che forse non sapevi

Il gasometro, le vecchie ceramiche Zaccagnini, l'esplosione della fabbrica di fuochi d'artificio, il ponte sospeso e tanto altro: continua il viaggio alla scoperta del Pignone,

Dopo il successo del primo articolo  sulle Dieci curiosità sul Pignone, ci avete scritto in moltissimi per sapere altre curiosità sul pignone. Potevamo non accontentarvi? Ecco quindi altre dieci nuove curiosità che forse non sapevate sul rione del Pignone.

  1. Tra piazza Pier Vettori e Monte Oliveto c’è un mondo sconosciuto a molti, ma di enorme valore di archeologico industriale e architettonico: è il villaggio delle ex ceramiche Zaccagnini, uno dei marchi più pregevoli delle ceramiche made in Tuscany. In questo articolo ne ricostruiamo la storia, dalla nascita da un piccolo artigiano che divenne un grande imprenditori, attraverso un intero secolo, fino al tramonto. La Zaccagnini ebbe tra i propri estimatori anche Benito Mussolini, che tra i regali di nozze della figlia Edda con Galeazzo Ciano, volle anche dei vasi di terracotta dell’allora noto marchio a Z.ex ceramiche zaccagnini (3)
  2. Prima dell’avvento della Zaccagnini, qui vi era una fabbrica di fuochi d’artificio, che fu soggetta a un terribile tragedia negli anni ’20. Durante la fabbricazione dei giochi pirotecnici, esplose. Nella deflagrazione dell’enorme quantità di polvere pirica persero la vita quattro operai.ex ceramiche zaccagnini piazza pier vettori (1)
  3. Un tempo erano rari, ma adesso è comune vedere volteggiare in Arno, tra Ponte Vespucci e le Cascine, dei gabbiani. Per quanto sia uno spettacolo, la specie è purtroppo da considerarsi invasiva. Ne trattiamo in questo articolo.gabbiani firenze
  4. Al Pignone, nel 1856, fu costruito il primo motore a scoppio della storia. Le officine sono anche detentrici di un secondo record: vi fu infatti anche la prima applicazione della storia, a un trapano a motore. In questo servizio ne raccontiamo tutta la storia.
  5. Il Pignone ha un suo piccolo, ma utile gruppo Facebook, di cui trattammo due anni fa alla sua nascita, dove dove vengono riportate le notizie e informazioni del rione: è il gruppo Facebook Sei del Pignone se…
  6. Prima dell’inaugurazione del Ponte alla Vittoria del 1932, opera di ingegneria civile del Ventennio, al suo posto si trovava il Ponte San Leopoldo, che prende il nome dal suo committente, il Granduca Leopoldo II e che fu costruito tra il 1835 e il 1837 in parallelo al Ponte San Ferdinando, adesso Ponte San Niccolò. I due ponti, voluti per collegare le sponde di una città che andava allargandosi, furono costruiti con tecnologie avveniristiche per l’epoca: erano infatti ponti sospesi di acciaio su cavi, e da questa caratteristica la via prese il nome di via del Ponte sospeso.ponte alla vittoria (5)
  7. Lungarno Santa Rosa prende il nome dall’omonimo torrino che a sua volta prende il nome da un oratorio, a ridosso del Torrino, di cui oggi rimane solo un pregevole affresco del Ghirlandaio.Torrino di Santa Rosa
  8. Da porta San Frediano nasce via Pisana, la strada che congiunge da tempo immemore Firenze al mare, attraverso Pisa. Nonostante la via sia antichissima e risalga almeno ad epoca pre-etrusca, ha cominciato a chiamarsi via Pisana solo a metà 800. Prima ha avuto vari nomi, tra cui il più recente, via Regia. Per sapere tutta la storia e le curiosità su via Pisana, clicca qui.Porta San Frediano
  9. Il gasometro del Pignone è un vero monumento di archeologia industriale: esso risale al 1846 (ma il progetto risale al 1839) con lo scopo di immagazzinare e regolare la pressione del gas ricavato dalla distillazione del carbon fossile, impiegato per usi domestici, riscaldamento e per la nuova illuminazione pubblica che era andata a sostituire quella ad olio. per un approfondimento sulla sua storia leggi questo articolo.Gasometro del Pignone
  10. Nota per il gasometro, vera opera di archeologia industriale dell’Ottocento, via dell’Anconella ha origini ben più antiche. L’etimologia più accreditata di Anconella, si rifà a un’ansa; tuttavia si discute sul fatto se l’ansa fosse della strada, che piegava con una curva prima di arrivare ad arrivare all’Arno, o del fiume stesso, dove peraltro in passato vi era anche un porticciolo. In tal proposito qualcuno fa anche risalire anconella anche all’ancoraggio delle barche, ma quest’ultimo significato è meno plausibile.
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2 Comments

  1. Io sono nato (nel 45) in via Pisana proprio di fronte a Via Monteoliveto. Nel :70 sono emigrato in Via Baracca, ma non ci corre nulla!!!!!

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