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16enne vittima di spedizione punitiva, presi gli aggressori

Era stato aggredito e aveva denunciato un suo coetaneo. Da lì un'escalation di violenza prima da parte del bullo e poi da parte di una baby gang scatenata nei suoi confronti. Intervenuti Carabinieri di Legnaia

Lo scorso 10 ottobre in via di Capaccio, vicino al Mercato del Porcellino, un gruppo di ragazzini aveva aggredito un coetaneo 16enne. L’adolescente stava facendo un giro in centro con due amici, quando si è trovato vittima di una spedizione punitiva architettata dalla baby gang degli aggressori. Uno dei due amici  sarebbe infatti stato complice e avrebbe concordato preventivamente con loro il luogo in cui farsi trovare a quell’ora.

Tutto sarebbe nato da un’escalation di violenza e bullismo giovanile. Il ragazzino aveva denunciato uno dei coetanei della compagnia per lesioni personali e il denunciato per tutta risposta, si sarebbe presentato davanti a scuola della vittima intimandogli di risarcirlo di 50 euro  o in alternativa con cinque grammi di hashish, perché aveva osato denunciarlo; pena grosse ritorsioni, se non avesse adempiuto a quel ricatto. Così il ragazzino lo aveva denunciato anche per estorsione e il bullo era stato sottoposto a misura cautelare.

Il 7 ottobre infatti i Carabinieri del Comando provinciale avevano organizzato un finto scambio all’uscita di scuola tra la vittima e l’estorsore. Avevano fotocopiato una banconota da cinquanta euro per avere prova di quel terribile baratto, l’avevano data all’adolescente e si erano appostati a osservare di nascosto. Subito dopo l’incontro tra i due avevano fermato il presunto aggressore e perquisendolo gli avevano trovato addosso la banconota; non solo, ad aggravare il fatto, il giovanotto si era portato anche un tirapugni. Fu così deferito all’Autorità giudiziaria.

Tre giorni dopo avvenne la spedizione punitiva nei confronti del 16enne che aveva avuto il coraggio di denunciare tutto. Purtroppo, a causa delle percosse il giovane studente ha riportato delle lesioni al timpano, ancora in corso di guarigione.

I Carabinieri di Legnaia, hanno indagato sul fatto, coordinati dalla Procura dei Minorenni di Firenze sotto il sostituto procuratore Ersilia Spena. Dalle indagini, le riprese anche dalle telecamere di videosorveglianza e l’interrogatorio delle persone informate sui fatti, sono emersi gravi indizi di colpevolezza. Indizi che sono stati ritenuti rilevanti dal giudice per le indagini preliminari Massimiliano Signorini. Perciò, stamattina i militari di Legnaia sono intervenuti, dando seguito a delle misure cautelari nei confronti dei quattro minorenni indiziati d’aggressione.

Uno è stato collocato in comunità, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Gli altri tre invece sono obbligati a  partecipare ad attività di educazione alla legalità e di utilità sociale, non lasciare il domicilio dalle 20 alle 07, dedicarsi allo studio e non avere contatti con la parte offesa. Ci sono poi altri due ragazzini, tra gli indagati, che sebbene non destinatari di misure al momento, sono attualmente in comunità; uno dei due per l’incendio ai motorini di piazza Davanzati, sempre nella stessa zona, dello scorso 26 settembre.

 

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