CronacaNews

Cascine, riduzione della sospensione per il chiosco chiuso dopo l’accoltellamento di un cliente: “Grazie al dialogo con le istituzioni”»

Ormai è riaperto da due settimane il chiosco di piazzale Vittorio Veneto. L'avvocato Quaranta: "Il mio cliente estraneo ai fatti, vittima egli stesso del clima di violenza delle Cascine"

Ha riaperto dopo una settimana e non dopo trenta giorni, il chioschetto di piazzale Vittorio Veneto: a comunicarlo è l’avvocato Daniele Quaranta, legale del titolare Andrea Giordano. Davanti al locale ai margini delle Cascine il 12 ottobre un avventore peruviano era stato violentemente aggredito a colpi di machete e mazza da baseball dall’improvvisa incursione di un commando armato che seminò il panico tra la clientela e i lavoratori dell’attività e divelse tavoli e sedie. L’uomo ha riportato gravi ferite, ma è sopravvissuto con quaranta giorni di prognosi.

Dopo l’episodio, con decreto del Questore era stata sospesa la licenza di somministrazione di alimenti e bevande inizialmente per trenta giorni. Era un duro colpo per il commerciante che da subito si è dichiarato estraneo ai fatti e disponibile a collaborare con le indagini e lunedì,  raccontando il raid che aveva subito nel locale, aveva declinato il provvedimento come ingiusto, poiché la sua attività è vittima e non fautrice del clima generale di degrado e violenza che da anni attanaglia la zona limitrofa al parco, contro il quale anzi l’esercizio aperto e illuminato costituisce un presidio di sicurezza; pochi giorni dopo durante la chiusura, un altro uomo è stato aggredito, picchiato e rapinato a poche decine di metri.

La sospensione è stata però poi ridotta a sette giorni e la piazza è tornata a riavere la ‘Baraquina’. Così dal sabato pomeriggio successivo (il venerdì, giorno in cui avrebbe potuto teoricamente già riaprire, una forte burrasca aveva reso praticamente impossibili le operazioni di riapertura) il proprietario ha potuto ritirare su il bandone.

“Ho ritenuto opportuno riprendere il dialogo con le istituzioni, piuttosto che adire le vie giudiziarie, sicuramente più lente e costose – commenta Daniele Quaranta –. Ritengo che, almeno in alcuni casi, la comunicazione diretta con l’autorità sia lo strumento più efficace: il cittadino deve tornare a fidarsi ed affidarsi alle forze dell’ordine”.

 

La nostra attività è possibile anche grazie al sostegno di queste attività di quartiere
Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Back to top button
Close