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Crollo pescaia dell’Isolotto, cronaca di una morte annunciata

Da anni i residenti ne lamentavano l'incuria, tuttavia erano imminenti i lavori di rifacimento con la creazione di una piccola centrale idroelettrica. Fdi si interroga sull'efficacia dei Consorzi di bonifica e si chiedono certezze sui tempi di ripristino

Crollo della pescaia dell’Isolotto, ieri mattina ne abbiamo dato notizia in anteprima, ma era la cronaca di una morte annunciata: anni di incuria ed evidenti segni di usura facevano prospettare che oggi o domani qualcosa avrebbe ceduto. Meta diletta per le passeggiate su ambo le sponde dell’Arno degli Isolottini su lungarno dei Pioppi o alle Cascine, trovare l’anziano che la guardava sospirando «guarda com’è ridotta, prima o poi vien giù tutto» era una costante un po’ come quattrocento metri prima alla passerella sentirli commentare «mi ricordo ancora quando qui c’era il barcaiolo».

Arrivano anche le reazioni della politica. Fratelli d’Italia si domanda l’effettiva efficacia dei Consorzi di bonifica: «A cosa servono i Consorzi di bonifica? – Si domanda Francesco Torselli, capogruppo di Fdi in Consiglio regionale – Da anni diciamo che la tassa sui Consorzi di bonifica è ingiusta, non ha senso continuare a mantenere carrozzoni simili per ritrovarci in queste situazioni. Vigiliamo e continueremo a vigilare sull’effettiva operatività di questi enti».

Sul fronte comunale invece i meloniani portano una domanda di attualità per capire quali conseguenze ci potrebbero essere  e i tempi di ripristino: «quali danni potrebbe arrecare nel tempo il crollo di tale manufatto e in quali tempi è previsto il ripristino dell’opera idraulica»,  chiede il capogruppo Draghi nel suo atto.

«Le cause al momento sono ignote ma probabilmente sono dovute all’usura del manufatto – premette il consigliere – Le pescaie servono ad evitare esondazioni sulle anse più a valle e l’usura degli argini. Considerato che in caso di piogge torrentizie il fiume acquisisce maggiore velocità, si evitano esondazioni sulle anse più a valle e usura degli argini (…) Alcuni tratti dell’Arno sono per l’uso sportivo e la pratica del canottaggio, per cui le pescaie servono a diminuire l’impetuosità del corso del fiume (…) A valle della pescaia crollata c’è la confluenza dell’Arno con il torrente Mugnone e la Greve e  tale crollo potrebbe influire negativamente sul bacino idrografico»

In realtà il rifacimento della pescaia era imminente, con in più la creazione di una piccola fonte di energia rinnovabile:

«Subito ci siamo attivati con i Vigili del fuoco e Genio civile per capire se c’erano pericoli e monitorare la situazione – ricorda il consigliere di Quartiere 4 Cristiano Nesti, sul fronte Pd – Fortunatamente sembra che la situazione sia sotto controllo, comunque la Regione ha accelerato il cantiere che si era già installato e che prevede il rifacimento della traversa e la realizzazione di una minicentrale idroelettrica».

«Questa è la riprova che è necessario preventivare un opera di ristrutturazione dell’alveo dell’Arno svuotandolo nei mesi estivi
– afferma il capogruppo di Forza Italia a Villa Vogel Davide Bisconti  – Adesso è toccato ad una parte della pescaia ma domani cosa potrà accadere? Non dimentichiamoci che  con questa amministrazione è già crollato un lungarno... Porteremo subito in consiglio un atto per sapere i modo e i tempi di intervento. Speriamo che con il nuovo governo che pone molte attenzioni all’ambiente, si possa preventivare con maggior attenzione una buona e sana manutenzione del fiume».

Il Consorzio di bonifica a 24 ore dal fatto, ci risulta ancora  essere uscito con alcuna posizione sulla questione. AGGIORNAMENTO: Il Consorzio di  Bonifica precisa di essere del tutto estraneo ai fatti e alle responsabilità, che imputa al Genio civile della Regione

 

 

 

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One Comment

  1. Non ci è scappato il morto solo perché eravamo a Febbraio. Oggi al TGR presentato come un fatto positivo (il crollo) perché ha consentito di ripulire il fiume. Ma i consorzi di bonifica che ci stanno a fare?
    Nessuno parla dei lavori preparatori per il cantiere della centrale: alberi abbattuti, scavi incomprensibili, una rampa.in cemento sull’argine, ecc..
    Questo succede quando l’informazione è manipolata.

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