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Federiga, scippa il telefono a una 18enne ma lei riesce a farselo rendere

Una ragazza ieri è stata derubata del cellulare alla fermata del tram Federiga, ha inseguito il ladro ed è riuscita a farselo riconsegnare

Tra i passanti nessuno è intervenuto. La madre: «Sono cresciuta all’Isolotto, ma una situazione così mai vista, abbiamo paura a uscire»

Paura e coraggio ieri sera verso le 20:30 per una ragazza di 18 anni alla fermata del tram della Federiga. La giovane si è vista scippare il telefono da un uomo, ma ha avuto la prontezza, tra audacia e incoscienza, di inseguirlo e farselo restituire.

«Erano lei, una sua amica e un ragazzo ad aspettare il tram per andare a cena in centro – ha raccontato la mamma della 18enne, ancora scossa – Erano in cerchio, stavano chiacchierando mentre aspettavano la tranvia. D’improvviso  si è sentita sfilare lo smartphone dal giubbotto e ha visto, un uomo, probabilmente nordafricano, che si allontanava velocemente. Si è messa a inseguirlo e le ha urlato: “Dammi il telefono dammi il telefono!” e questo qui rispondeva: “Io ti giuro che non ce l’ho!”»

«I passanti, tutti a diritto, facevano finta di non vedere – ha continuato la donna – Anche i suoi amici sono rimasti lì pietrificati, è succcesso tutto in una frazione di secondo. Era lei da sola, contro il ladro. Al che l’uomo, accortosi di essere stato scoperto, le ha reso il telefono e le ha detto, fingendo: “No ma io ti ho fatto uno scherzo!”. “Ma chi ti conosce”, ha risposto lei. Poi lui le ha reso  il telefono ed è scappato via. Loro, recuperato il cellulare, sono corsi subito via con la tranvia».

«La cosa più assurda è che nessuno si è degnato di avvicnarsi – afferma intristita la madre – È vergognoso, c’è un’omertà allucinante. Mi ha telefonato spaventata, mi ha raccontato l’accaduto e io da mamma  le ho detto che è stata incosciente a mettersi a rischio così per un telefono, ma a lei è venuto di istinto. Adesso è molto impaurita».

«Io ci sono cresciuta in questo quartiere, ma uno schifo così mai visto, nemmeno prima quando si diceva che l’Isolotto era un quartiere peggio di ora –  conclude la signora – Non ho mai avuto paura di andare a piedi da via Canova all’Isolotto vecchio, ci andavo anche la sera, ora sì ho paura. Noi abitiamo in via Canova, dalla mia cucina vedo il pallone del pattinaggio: c’è giro di stranieri che la sera qui fanno quello che vogliono.  Mia figlia non va neanche piu a piedi dalla sua amica che sta nel palazzo qui dietro perchè ha timore di queste persone, è giovane e carina e  per strada ogni tanto la disturbano. Abbiamo segnalato questa situazione ma il fenomeno continua».

 

 

 

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