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Furto schock in via del Pollaiolo

Ieri pomeriggio giovedì 8 novembre furto ai danni a di una casa di via del pollaiolo. Il racconto della figlia dei proprietari, ancora sotto schock

Ieri pomeriggio raid  tra le 16,30 e le 19,30 un furto con effrazione è stato compiuto in un appartamento di via del Antonio del Pollaiolo.  I topi d’apartamento hanno visitato una casa al pian terreno nel tratto iniziale della via, praticamente senza negozi e quindi con passaggio di pedoni ridotto rispetto al resto della strada. Non è l’unico furto fatto in zona: ieri infatti pare proprio che ci sia stato un raid  criminale a Legnaia.

 «Ci hanno colpito le modalità con cui è stato colpito questo furto – ha detto ancora scossa la figlia dei proprietari, ancora scossa dall’acccaduto – perché è avvenuto in pieno pomeriggio e perché hanno agito proprio nel momento in cui non c’era nessuno. Abitiamo in diversi familiari e di solito qualcuno c’è sempre. Ci sono anche due cani, che sono liberi di entrare e uscire in giardino dallappasotia porticina; ma ieri, siccome  per l’appunto mia mamma aveva sentito dire che c’erano stati due furti in zona e i caninisono  un po’ anzianotti, ha preferito chiudere tutto e portare via pure i cani. Ieri quindi era  proprio un caso che non c’era nessuno in casa».

«Sono entrati e hanno fatto un gran macello, non hanno rpeso quasi niente – ha continuato la ragazza – Non hanno preso il computer, hanno rubatoi solo soldi, o almeno così ci sembra: giusto 200 euro, l’incasso di mia cognata che ancora non era passata dalla banca. Non abbiamo potuto tocccare niente perché abbiamo dovuto aspettare la Scientifica che venisse a fare i rilievi, ancora dobbiamo fare un inventario completo, ma penso non manchi altro»

 I ladri non si sono fermati di fronte a nessuna barriera dissuasiva, non ponendosi il minimo problema a fare più danni di ciò che hanno preso: «Hanno forzato il cancello del giardino, hanno provato a forzare le porte finestre, protette da cancellini e non ci sono riusciti;  così hanno divelto un’ inferriata di ferro battuto, alla finestra del bagno. Alla porta principale avevano messo un tavolo contro il portone. È venuta la polizia, poi la scientifica a fare i rilievi; hanno visto che hanno usato i guanti».

 «Era il quarto sopralluogo che facevano in zona ieri pomeriggio, tant’è che abbiamo aspettato tre ore per l’intervento. Sono stati gentilisssimi e molto accurati. Ci hanno detto però che di primo impatto gli pareva una mano diversa rispetto a quella del spralluogo precedente, una mano un po’ più esperta: probabilmente se foossero stati gli stessi dell’appartamento che avevano controllato precedente non sarebbero riusciti a entrare»

«La maggior preoccupazione – ha concluso la ragazza –non sono i soldi, ma  è il pensiero che è la casa dei miei genitori, non sono anziani ma cominciano ad avere una certa età».

 

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