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Incendio delle Cascine, Lega e Fdi: «inammissibile il deposito di materiale infiammabile vicino al parco»

C'erano stati dei precedenti ma l'accumulo di legname era ancora lì. Ancora non si sa se l'origine sia stata naturale o dolosa

Tuonano  i consiglieri della Lega Emanuele Cocollini e Antonio Montelatici e il consigliere di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi, dopo l’incendio del deposito di legname in via di San Biagio a Petriolo venerdì notte, riportato in anteprima su queste pagine. Quegli accumuli di legname erano una polveriera pronta a esplodere al minimo innesco, per di più vicino al parco monumentale delle Cascine, tant’è che ci sono stati dei precedenti. Così i due leghisti e il meloniano  denunciano la negligenza dell’amministrazione per una situazione che era conosciuta da tempo.

“L’incendio scoppiato nei pressi della discoteca Manduca, sotto il viadotto dell’Indiano poteva distruggere il parco delle Cascine”, affermano

“L’incendio, di probabile origine dolosa, ha coinvolto un’azienda che tratta legname e che è già stata coinvolta anche in passato in eventi simili. È inammissibile – aggiungono il vice presidente del Consiglio comunale Emanuele Cocollini ed il presidente della Commissione controllo Antonio Montelatici – che ci sia un deposito con materiale altamente infiammabile e alto rischio incendio nei pressi del parco delle Cascine. Un parco monumentale va tutelato e occorre preservarlo sempre, e non solo a parole. Vorremmo sapere – si domandano Cocollini e Montelatici – chi ha stoccato tutto quel legname, altamente infiammabile, proprio a ridosso delle Cascine che abbiamo rischiato di vedere andare in fumo”.

“Legna da barbecue a cielo aperto a due passi dalle Cascine. Non capisco – continua il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi – come si possa dare il permesso di stipare tutta questa legna vicino al Mugnone. Bastava un tizzone incandescente per provocare una tragedia. Una distesa di tronchi d’albero enorme che in una vasta area circostante il parco delle Cascine che deve essere messa, urgentemente, in sicurezza. Fortunatamente i vigili del fuoco sono riusciti a domare le fiamme in tempo”.

Tuttavia non è ancora stato stabilito se l’origine dell’incendio sia stata dolosa o attribuibile a processi fisico chimici naturali. Sulla causa dell’innesco sono state fatte le più svariate ipotesi, nessuna per ora verificata, tra cui un autoaccensione dovuta alla fermentazione della grande mole di legna, per di più ben ossigenata dalla buona areazione interna.

 

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