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Intitolata a Fausto Dionisi la caserma della Polizia De Laugier sul Lungarno

L'appuntato Dionisi fu barbaramente ucciso dai terroristi di Prima Linea nel 1978. Il poliziotto è ancora un esempio per i colleghi impegnati a garantire sicurezza e servizi

Cerimonia molto partecipata e densa di emozione, quella che stamattina si è svolta presso la Caserma della Polizia di Stato De Laugier, sul Lungarno della Zecca Vecchia. Alla presenza del Presidente della Regione Eugenio Giani, del Sindaco Dario Nardella, del Capo della Polizia Lamberto Giannini, Vice Prefetto Vicario Anna Chiti Batelli, il Questore di Firenze Filippo Santarelli ha aperto gli interventi commemorativi ripercorrendo la storia dell’Appuntato di Pubblica Sicurezza Fausto Dionisi, barbaramente ucciso a solo ventiquattro anni dai terroristi di Prima Linea.

Il 20 gennaio 1978 un commando dell’organizzazione terrorista di stampo comunista tentarono di far evadere dal carcere delle Murate altri detenuti, sempre appartenenti al gruppo di estrema sinistra. Fausto Dionisi, insieme ad altri agenti, intervenne per fermare quell’evasione e i terroristi cominciarono a sparare sulla Polizia. L’appuntato rimase mortalmente ferito, mentre un suo collega, Dario Atzeni ricevette quattro colpi all’inguine e fu salvato solo dopo un lungo e delicato intervento chirurgico. A Dionisi, Medaglia d’Oro al Valor Civile, oggi è stata intitolata la Caserma.

Il Questore Santarelli ha ringraziato la vedova di Dionisi, Mariella Magi e la figlia Jessica, che all’epoca era una bambina e che oggi presta servizio presso la Questura di Lucca nei ruoli dell’Amministrazione Civile dell’Interno, già ricoperti anche dalla mamma, per il coraggio e la serietà con cui hanno affrontato questo dolore immenso.IMG20211001121850

Nei vari interventi le autorità civili hanno evidenziato come anche oggi la figura di Fausto Dionisi sia importante per tutti i servitori dello Stato quale esempio positivo di comportamento. Il Cardinale Giuseppe Betori, dopo lo scoprimento della targa posta all’ingresso principale della struttura, sede anche del Commissariato di San Giovanni, Polizia Scientifica ed Ufficio Sanitario di Polizia, ha invitato i partecipanti ad un attimo di raccoglimento per poi impartire la benedizione.

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Viene così sancito il patto di collaborazione tra istituzioni fiorentine per offrire alla cittadinanza servizi e sicurezza, il tutto accompagnato da esempi positivi come è, appunto, Fausto Dionisi. Come ha spiegato il Prefetto Giannini, “Avere dei saldi punti di riferimento, delle stelle che guidano nel percorso quando si smarrisce la bussola è importante. Le intitolazioni aiutano a capire qual è il proprio dovere. Iniziative come queste contribuiscono non solo a tenere viva la memoria ma producono sicurezza perché generano una spinta verso la legalità, verso il senso di appartenenza”.

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Durante la cerimonia si è esibito il quartetto di ottoni “Bruno Bartoletti”.  Il Capo della Polizia ha consegnato poi alla vedova Mariella Magi Dionisi copia dell’attestato di intitolazione: “Giunto unitamente ad altri militari a bordo di una volante, nei pressi del carcere delle Murate dove era stato segnalato un furgone rubato, veniva mortalmente ferito durante un conflitto a fuoco con esponenti del gruppo terroristico di estrema sinistra Prima Linea, intenti a far evadere alcuni detenuti. Fulgido esempio di nobili ideali e alto senso del dovere, spinti fino all’estremo sacrificio”.

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La caserma Dionisi è sede del centro polifunzionale che ospita il Commissariato di P.S. “San Giovanni”, l’Ufficio Sanitario Provinciale della Polizia di Stato, il Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica, la mensa di servizio ed una parte degli alloggi per il personale.

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