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Isolotto, arrestato calciante evaso dai domiciliari, minacciando persone per il quartiere

Nell'agosto 2018 Rolando Scarpellini aveva minacciato la compagna in un bar dell'isolotto, poi armato di una pistola detenuta abusivamente era stato braccato per ore dalle forze dell'ordine

Ieri pomeriggio i Carabinieri di Legnaia hanno arrestato un ex calciante del Calcio storico fiorentino, che aveva militato sia nei Rossi che nei Bianchi. Rolando Scarpellini, del 1970. Lo Scarpellini sarebbe dovuto stare ai domiciliari fino al prossimo 30 aprile, ma in realtà aveva violato più volte la detenzione. Violazioni che  erano anche state segnalate alla magistratura dagli agenti del Commissariato d’Oltrarno.

L’ex atleta doveva scontare una pena di tre anni e due mesi di reclusione dopo i fatti che aveva compiuto il 29 agosto 2018, quando aveva schiaffeggiato la sua compagna in un bar in piazza dell’Isolotto, poi era tornato con una pistola (risultata poi rubata) aveva minacciato una sua collega; si era in seguito dato alla fuga, braccato dalle forze dell’ordine per diverse ore, in una ricerca che lasciò col fiato sospeso l’intero quartiere. Sparò, probabilmente, come raccontato da dei testimoni all’epoca, anche un paio di colpi in via Andreotti, e in effetti la Scientifica rinvenne dei bossoli. Fu trovato poi il giorno successivo in una casa in via Canova, dove si era esso stesso costituito alla Polizia. Era stato perciò imputato di porto abusivo di arma da fuoco, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.

Il calciante era semilibero in atto in licenza straordinaria, ma non libero di girare per fini personali. Lo scorso 19 febbraio, aveva pure ostentato una scenata violenta davanti a un bar dell’Isolotto: aveva minacciato una coppia che stava rincasando, e come se non bastasse, aveva pure rotto la vetrata del portone a colpi di casco; appena sei giorni fa, in via Torcicoda, invece, 12 marzo, invece, aveva aggredito e minacciato un africano in fila Poste.

Ma dopo queste evasioni da casa e gli episodi commessi, non sconterà più la sua pena a casa: i Carabinieri lo hanno portato a Sollicciano.

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