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Itis Meucci interviene il Blocco studentesco: «blocco studentesco: la Città metropolitana faccia immediatamente chiarezza»

Ombre anche sull’ora effettiva del crollo

Colzi, Vicepresidente Consulta degli studenti (Blocco studentesco): «Di chi sono le responsabilità? I lavori erano stati eseguiti  un anno fa. Materiali di scarsa qualità?»

 Crollo del controsoffitto all’Istituto tecnico Meucci, il Blocco studensco non ci sta e chiede chiarezza su quanto avvenuto e quanto dichiarato

Ombre vengono lanciate anche sull’effettivo momento del fatto: nelle comunicazioni ufficiali della provincia sarebbe avvenuto domenica, ma sui social diversi studenti e genitori, affermano che sia accaduto lunedì mattina, mentre stava aprendo la scuola.

«Il Blocco Studentesco interviene in merito all’incidente verificatosi nella struttura dell’istituto scolastico Meucci, che ha visto il distaccamento e la frana di un controsoffitto, senza provocare, fortunatamente, alcun ferito – si legge sulla pagina social del Blocco – Il fatto sarebbe avvenuto, stando ai quotidiani, nella giornata di domenica (10 marzo), ma da alcune indiscrezioni sembrerebbe che in realtà l’avvenimento possa collocarsi intorno alle ore 7:00 di lunedì mattina, giorno in cui le scuole sono aperte. Ad accorgersi del cedimento sarebbero stati i collaboratori dell’istituto».

«È assolutamente vergognoso ciò che è successo all’istituto Meucci – commenta Lorenzo Colzi, Responsabile Provinciale del Blocco Studentesco e Vicepresidente della Consulta Provinciale degli studenti – ancora una volta è stata messa in pericolo l’incolumità di studenti, professori e collaboratori scolastici. Quello che il Blocco Studentesco chiede è: perché si è verificata questa circostanza? A chi sono attribuibili le responsabilità? È dovuta a manutenzione di scarsa qualità o, addirittura, livelli di sicurezza inferiori al consentito? »

«Dopo i fatti di novembre dell’Istituto Calamandrei – prosegue Colzi – dove sono state rilevate tracce di amianto, ancora una volta si presenta una situazione di pericolo negli edifici adibiti allo svolgimento delle attività didattiche. Le nostre domande si rivolgono ai Rappresentanti della Città Metropolitana e al Sindaco Nardella, che ricordo essere presidente della stessa, e che doveva presentarsi date le sue promesse, stamani nell’ istituto fiorentino, ma che in realtà non ha fatto».

«Gli studenti lamentano la condizione di fatiscenza dell’edificio da tempo – conclude Colzi – nonostante i lavori di poco più di un anno fa che, alla luce dei fatti odierni, potrebbero non essere stati eseguiti correttamente. Chiediamo quindi chiarezza nei confronti degli studenti e delle famiglie che pretendono adesso una risoluzione del problema nei più brevi tempi possibili».

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