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La protesta davanti a Itis Meucci continua, ieri preincontro con la Città metropolitana

Ieri un primo incontro con la Città metropolitana, genitori e studenti chiedono una nuova sede perché lItis Meucci sarebbe un prefabbricato progettato come sede provvisoria per pochi anni

 Continua la protesta che vede centinaia di studenti e genitori a manifestare davanti al’Itis Meucci. I manifestanti chiedono un’edificio scolastico sicuro e adeguato. «Strutture e aule fatiscenti, più sicurezza per gli studenti», recita uno striscione ai cancelli appeso dal blocco studentesco. La scintilla che ha innescato la contestazione di piazza è stato il crollo,  tra domenica e lunedì, di una grossa porzione di controsoffitto nella palestra. I ragazzi lamentano un edificio fatiscente e insicuro e, nonostante le rassicurazioni della presidenza, sono determinati a non rientrare in classe fino a che non vi saranno certezze sulla sicurezza.

Domani si terrà l’attesa assemblea tra Città metropolitana, studenti, genitori, personale della scuola, tecnici e altri soggetti interessati alla questione. Intanto ieri si è tenuto un primo preincontro a Palazzo Medici Riccardi.

«Sono state fatte proposte da noi e controprroposte dalla Città metropolitana – racconta Ilaria, mamma che in questi giorni si trova a  rappresentare i moltissimi genitori che stanno manifestando –  Oltre al sindaco e noi genitori e studenti, c’erano ingegneri e tecnici. Nardella  ci è apparso dispiaciuto quanto noi: si rende conto anche lui che la scuola è veramente messa male. È un prefabbricato costruito cinquant’anni fa per emergenza, per il boom di richieste di iscrizioni della zona; doveva durare vent’anni, perciò è già aperto da più del doppio del tempo rispetto al quale era stato progettato. Non c’è da stupirsi perciò se la scuola versa in condizione pessime. Noi abbiamo chiesto di avere una nuova sede: rappezzare continuamente la scuola alla fine dei conti, fa spendere più del doppio che ricostruirla ex novo.  Nardella ha preso seriamente in considerazione questa proposta». manifestazione protesta itis meucci (3)

«Bisognerà decidere se  buttarla giu e rifarla o spostarla in altra sede,  fare una scuola completamente zero o prendere qualche edificio da qui intorno. l’importante per noi e per il preside è rimanere in zona, perché una scuola molto legata a questo quartiere. Ci sono ristrutturazioni ormai previste, come alcuni laboratori e l’adeguamento antincendio, lavori già pianificati,   adesso rattoppiamo queste cose, va bene. Già oggi ci sono i tecnici che stanno valutando, ma nel  nel giro di pochi anni è necessario avere una scuola nuova. Quello che chiedono i ragazzi domani è che il sindaco Nardella sappia cosa fare, che dalla Città metropolitana arrivino con un’idea di prgetto concreta per una scuola in muratura».

«Chiaramente è ua cosa  che costa tantissimo, ce ne rendiamo conto, ma è prioritaria. Basti pensare che qui non ci sono neanche sufficienti laboratori per tutte le classi. Comunque posso dire che la preruinione di ieri è stata molto positiva: già il fatto che non abbiano fatto promesse, ma si siano presi un paio di giorni di tempo per valutare l’opzione migliore è una cosa buona, indice di serietà.  Tuttavia contiamo che domani arrivino con un’idea concreta, altrimenti la protesta andrà avani a oltranza».

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