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Libera Firenze: «Continueremo anche fuori dal Consiglio»

Assemblea post elettorale di Libera Firenze all’Arci il Risorgimento: nessun consigliere piazzato ma risultati importanti per la lista civica

I toscanisti annunciano di voler continuare a dare battaglia anche fuori dal palazzo: tranvia, Tav, aeroporto e rivoluzione rionale i temi più caldi

Lo scorso martedì 28 maggio 2019, al circolo Arci Risorgimento di via Pisana, al Pignone, si è riunito l’attivo generale di Libera Firenze per confrontarsi sul risultato elettorale e per fare il punto sui nodi fiorentini ancora da risolvere. Nonostante la lista non sia riuscita a entrare né in Palazzo Vecchio, né nei Quartieri, si dice più che soddisfatta dell’esito delle consultazioni che li ha visti ottenere un 0,8% a livello comunale e sfondare la soglia dell’1% per la corsa a Villa Vogel.  Risultati lontani dal portare nei palazzi anche solo un consigliere, ma degni di nota se si considera che la formazione politica nata dal Comitato libertà toscana pochi mesi fa ha ottenuto risultati sostanzialmente paragonabili a partiti di carattere nazionale, come i Verdi e + Europa, superando il Partito comunista,  doppiando da sola la lista che riuniva Popolari e Liberali, Udc e Attiva Firenze in coalizione Bocci e addirittura quadruplicando la lista Punto e capo di Cioni e Albini.

«Abbiamo preso atto dei risultati elettorali, che ci premiano solo nei rioni di Firenze dove eravamo più presenti e conosciuti – hanno reso noto i toscanisti  in un comunicato a margine dell’assemblea – Il cammino per farsi conoscere in tutti i rioni di Firenze è appena all’inizio. Continueremo a cercare il dialogo con tutti, come abbiamo fatto fino all’ultimo giorno prima di presentare la nostra lista di resistenza, senza pregiudizi e coltivando la necessaria trasversalità».

Annunciano perciò di voler continuare a dare battaglia anche fuori dal Consiglio: «È nostra intenzione portare avanti la nostra azione di informazione e sensibilizzazione dei Fiorentini rispetto alle scelte sbagliate dell’amministrazione che è stata riconfermata».

Tra i punti più caldi i trasporti, con le infrastrutture a essi collegate: «Il nuovo aeroporto è irrealizzabile (e non ci voleva la magistratura per capirlo). Le tramvie hanno ingoiato una quantità incredibile di risorse pubbliche (e non si potrà tenerlo nascosto per sempre). Portare altri Sirio a Firenze è sbagliato e anche questo sarà presto chiaro a un più vasto pubblico. La Tav a Firenze non ha bisogno della Foster, semmai Firenze ha bisogno della foresta Foster»

Si è ovviamente battuto lo sperone anche sulla Rivoluzione rionale, principale cavallo di battaglia di Libera Firenze: «Ci accorgiamo che, ovunque riusciamo ad arrivare e a spiegare, i cittadini (di ogni parte politica) comprendono sempre più chiaramente l’importanza della nostra proposta di rivoluzione rionale. Gli attivisti vogliono non solo continuare a Firenze, ma intensificare un dialogo con tutte le realtà civiche, autonomiste, ambientaliste di Firenze, della Piana, di tutta la Toscana».

 

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