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Maggiordomo di quartiere, la proposta della Lega

È già utilizzato con successo in Liguria, dove è nato da un'idea di Confindustria Liguria. Aiuta anziani, soggetti fragili ma anche lavoratori nelle incombenze quotidiane, dalle pratiche amministrative a quelle digitali, dall'accompagnamento alla manutenzione della casa

Una figura professionale, che si occupi delle incombenze quotidiane delle persone più fragili, soprattutto anziani e disabili, là dove i servizi sociali tradizionali del Comune non riescono a essere di supporto. Dalle pratiche amministrative, al pagamento dei bollettini, dal ritiro di ricette dal medico all’acquisto in farmacia, dalla spesa a domicilio al ritiro dei pacchi e della posta, dal supporto informatico – in un mondo sempre più digitalizzato ed estraneo a coloro che sono avanti con gli anni – a portare fuori il cane, da prendersi cura degli animali domestici alle piccole riparazioni e manutenzioni domestiche, dall’accompagnamento di persone con difficoltà deambulatorie o psichiche alla semplice compagnia agli anziani soli.

È il maggiordomo di quartiere, un’iniziativa che la Lega a Villa Vogel propone in una mozione, prendendo spunto da un’analoga iniziativa che la Regione Liguria ha messo in atto.

Davide Bisconti
Davide Bisconti

La figura del maggiordomo di quartiere, spiegano nell’atto i consiglieri in Quartiere 4 Davide Bisconti e Lorenzo Bagnoli, è utilie “sia per rafforzare la rete di ascolto e monitoraggio nei confronti dei soggetti più fragili, che per tutti coloro che si trovano in difficoltà ed è finalizzata principalmente a fornire un aiuto concreto a nuclei familiari e/o soggetti svantaggiati“.

Lorenzo Bagnoli
Lorenzo Bagnoli

Inoltre, sottolineano i due esponenti del Carroccio, “tale iniziativa offrirà anche alle persone la possibilità di vivere con maggior coinvolgimento le attività del quartiere e della nostra città”, perciò “tale iniziativa, oltre a sperimentare un servizio innovativo di welfare territoriale teso a rafforzare la rete locale di ascolto, monitoraggio e servizi alla persona rafforzerà l’occupabilità di soggetti temporaneamente non occupati”.
Così i leghisti in Sala Tosca Buccarelli, invitano il presidente di Quartiere “a farsi promotore, presso gli uffici competenti, dell’istituzione di un progetto pilota di Maggiordomo di Quartiere al fine di offrire un innovativo servizio di vicinato che accorci le
distanze tra cittadini e amministrazione ponendosi come ente decentrato ma centrale per la vita del territorio“.

Il Maggiordomo di quartiere a Genova (estratto da video della presentazione dell'iniziativa)
Il Maggiordomo di quartiere a Genova (estratto da video della presentazione dell’iniziativa)

L’iniziativa, in Liguria, è nata tre anni fa come idea di Confindustria Liguria: «È stata estesa a tutta la Regione un’esperienza nata nel 2019, all’interno di un progetto sperimentale, sempre di Regione Liguria, che voleva fare una prima analisi delle varie esperienze del welfare, capire come dal welfare aziendale si potesse sviluppare un modello di welfare territoriale, di comunità, di conciliazione – spiega Claudio Banci, dirigente responsabile dell’area lavoro, formazione e welfare di Confindustria Liguria, a IL – La sperimentazione è stata fatta in una zona centrale di Genova con l’iniziativa del Maggiordomo di quartiere, nata attraverso una condivisone con vari stakeholder del territorio».

Il Maggiordomo di quartiere a Genova (estratto da video della presentazione dell'iniziativa)
Il Maggiordomo di quartiere a Genova (estratto da video della presentazione dell’iniziativa)

«È stata recuperata un’edicola dismessa per costituire un centro, uno sportello cui rivolgersi e una cooperativa ha messo a disposizione alcuni operatori, che facevano la funzione del “maggiordomo”. Da un un lato si è andati a fornire un servizio salvatempo ai dipendenti delle aziende, attraverso la possibilità di far svolgere al maggiordomo una serie di commissioni e adempimenti burocratici ma anche pratici; dall’altro il maggiordomo era anche una figura di riferimento per tutti i cittadini della zona».

Il Maggiordomo di quartiere a Genova (estratto da video della presentazione dell'iniziativa)
Il Maggiordomo di quartiere a Genova (estratto da video della presentazione dell’iniziativa)

«La sperimentazione è durata circa quattro mesi, nel 2019 e ha avuto un buon successo – continua Banci – È poi diventata oggetto di un bando specifico di Regione Liguria che, con le risorse dell’Fse, adesso è attiva in tutta la Liguria. Dall’esperienza aziendale a quella a vantaggio di tutta la comunità, soprattutto  per gli più anziani e quei cittadini più svantaggiati. Le cooperative sociali, che hanno nel Dna queste attività, hanno svolto un ruolo importantissimo nel fornire concretamente i servizi. L’iniziativa ha come obiettivo primario di tutelare le persone più deboli che possono trovare in questo maggiordomo una soluzione alle incombenze quotidiane, ma ovviamente va anche a favore del mondo aziendale, poiché i lavoratori trovano nel maggiordomo un servizio che aiuta a conciliare meglio la vita e il lavoro».

«Con Confindustria Liguria, nelle nostre interlocuzioni con la Regione, abbiamo portato l’esperienza che già avevamo maturato a livello aziendale – conclude il referente dell’associazione di categoria –  Abbiamo pensato che il maggiordomo aziendale potesse diventare il maggiordomo di tutti, che fosse necessario allargare il perimetro d’azione, non solo ai dipendenti delle aziende, ma anche alle famiglie e ai cittadini. Siamo stati lieti di poter trasferire le nostre esperienze a soggetti pubblici».

 

 

La nostra attività è possibile anche grazie al sostegno di queste attività di quartiere
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