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Marea, la fiction sul canale YouTube del Q4

Pubblicata la prima puntata della serie girata all'Isolotto

Prima puntata della minifiction Marea disponibile sul canale YouTube del Quartiere 4. A realizzarla l’associazione La Rosa e il Violino.

Elisa Belli, ideatrice del progetto: “Il titolo Marea deriva dal momento che stavamo vivendo durante la quarantena. La seconda puntata…”

La minifiction Marea, realizzata dall’associazione La Rosa e il Violino, è ora disponibile sul canale YouTube del Quartiere 4.

Abbiamo incontrato Elisa Belli, ideatrice del progetto innovativo di cui ha curato la sceneggiatura, coordinato le scenografie realizzare dagli attori della fiction – paesaggi dipinti in acquerello, fotografie, sculture di legno – e composto l’accompagnamento musicale a cui lei stessa ha dato voce.

Le abbiamo chiesto di raccontarci come è nata l’idea di un genere così particolare, di parlarci della miniserie e dei suoi personaggi.

“In realtà la cosa è nata durante la quarantena” ha risposto il direttore artistico de La Rosa e il Violino “e il titolo Marea si avvicinava molto di più al momento di difficoltà che stavamo attraversando, per cui non riguardava solo una famiglia, come nel romanzo di Verga a cui si ispira, ma una umanità intera che cercava di rialzarsi, perché anche se la vita è piena di maree, bisogna sempre trovare la forza di essere uniti e di rialzarsi”.

“Tre sole puntate perché è una sperimentazione di questo genere innovativo. Dietro ogni puntata – spiega ancora – c’è un grande lavoro, che va dal realizzare le singole riprese da parte degli interpreti, che è la prima volta che si cimentano in questa tipologia di spettacolo, fino all’assemblaggio delle stesse, che io passo poi a inserire nelle scenografie di foto e acquerelli, integrandole con musica ed effetti sonori”.

Comare La Longa saluta il figlio 'Ntoni
Comare La Longa saluta il figlio ‘Ntoni

“Spesso infatti i video realizzati dai singoli interpreti vengono rifatti molte volte prima di arrivare a quelli definitivi: basta una luce sbagliata, o la direzione dello sguardo per dover rifare tutto daccapo”.

“Si tratta di un lavoro in itinere: scrivo via via le puntate, mando il copione agli attori, ci troviamo su Skype per provare le battute e l’accento siciliano e poi ognuno fa le varie riprese individualmente e provvede a inviarmele per il montaggio. Considerando che siamo nel periodo estivo, i video non arrivano tutti insieme, pertanto la seconda puntata sarà pubblicata quando tutti i passaggi sopra indicati saranno completati”.

“Vorrei precisare – continua Elisa Belliche anche per me è la prima volta: ho scoperto nuovi software durante la didattica a distanza quando le scuole sono state chiuse per l’emergenza COVID-19 (ndr: l’autrice è un’insegnante) e mi è venuta l’idea di utilizzarli per realizzare una fiction che ci permettesse di fare spettacolo anche da casa. Questa proposta ha subito incontrato il consenso dei soci dell’associazione musicale che altrimenti non avrebbero potuto continuare a vedersi per chissà quanto tempo. Era in altre parole un modo alternativo per portare avanti la nostra mission nonostante il lockdown, cioè stare insieme, fare comunità e aggregazione”.

Continua l’autrice “Il tema della casa è al centro dei Malavoglia, che rappresenta l’unità familiare: il loro scopo è prima difenderla e, quando la perderanno, fare in modo di riacquistarla”.

I personaggi

“Chi sono i personaggi che incontriamo? Padron ‘Ntoni, capo famiglia anziano, pescatore, che esprime attraverso i proverbi la saggezza popolare, poi suo figlio Bastianazzo, anch’egli pescatore, sposato a La Longa, che svolge in casa il lavoro di massaia. I due hanno cinque figli, tra cui il primogenito ‘Ntoni, insofferente ai sacrifici e alla dura vita familiare, attratto dalla modernità; Luca, giovane responsabile; Mena, ragazza operosa che col telaio contribuisce ad aiutare la famiglia, e Alessi, il più giovane, al quale il nonno trasmette attraverso i detti popolari i valori familiari”.

“Attorno ai Malavoglia orbitano i compaesani, tra i quali per esempio lo zio Crocifisso, avido calcolatore e Agostino Piedipapera, in combutta con lui, sempre pronto a fare sarcasmo su chiunque, che predicano l’amicizia e la solidarietà ma in realtà pensano solo ai propri affari”.

“E poi altri personaggi che non possono mancare in un piccolo paese, come il parroco Don Giammaria, il brigadiere Don Michele, lo speziale Don Franco, e l’ostessa La Santuzza. Oltre a questi ci sono infine le comari, ognuna ovviamente col proprio soprannome che le caratterizza, come La Vespa, La Signora, La Zuppidda, La Locca e Donna Rosolina, e poi la Cugina Anna e Grazia Piedipapera”.

“Una voce narrante si affaccia talvolta per introdurre e accompagnare lo svolgersi degli eventi e i cambiamenti del paesaggio”.

Nella seconda puntata, attualmente in fase di montaggio, conosceremo più a fondo i personaggi, attraverso le vicende della famiglia Malavoglia. Non perdetevi la prima puntata!

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