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Muse e Regole del buio: doppia mostra a Villa Vogel

Muse di Andrea Bacalini e Le regole del buio di Diego di Sepio e Nadia Cavallini

Alle 19,30 il vernissage di due mostre che rimarranno esposte fino al 1° novembre alla limonia di Villa Vogel

Oggi Villa Vogel si fa in due per dar spazio alle mostre. Due infatti saranno le esposizioni che inaugureranno alle 19,30 con due temi distinti alla limonaia della sede del Quartiere 4. Le due mostrte, aperte oggi venerdì 26 otobre 2018 alle 14,30, rimarranno in limonaia fino al 1° novembre alle 20.

«Due mostre che inaugurano lo stesso giorno, grazie alla concessione del Quartiere 4 che ci ospita nella Limonaia di Villa Vogel –  ha detto Andrea Bacalini, uno degli artisti che tra poche ore terranno il vernissage – La mia esposizione Muse ha come tema,  le muse dalle arcaiche alle classiche; l’altra, Le regole del buio, di Diego di Sepio e Nadia Cavallini, ha come tema appunto il buio. Le mie opere sono dipinti; gli altri artisti fanno pittura ed illustrazione digitale, sculture di gesso e plastilina. L’inaugurazione sarà un momento conviviale per introdurre la nostra arte a quanti ci seguono e a quanti saranno incuriositi, e avrà luogo dalle 19,30 alle 21,30/22».

«Nella mia mostra ho rappresentato e reinterpretato alla mia maniera, contemporanea, non solo le nove muse che tutti conoscono, ma anche le pieridi, quelle più arcaiche – ha continuato Bacalini – In questi quattro anni che sono passati dall’inizio del progetto  ho cercato di esplorare ogni stile, e in questa mia esposizione se ne vede il poercorso. Di Sepio e Cavallini faranno un’esposizione che avrà per tema il buio: ci saranno delle tavole illustrate in digital painting  di Diego Sepio e opere in gesso e plastilina di Nadia Cavallini»

«Nelle e mie opere pittoriche, le impostazioni delle figure sono quelli dell’arte sacra e classica, ma prendo spunto per stile e colore  dal surrealismo – ha spiegato il pittore delle muse – I miei personaggi sono quindi di impostazione molto rigida, come quelli dell’immagine classica, con dettagli che sono delle interpretazioni surreali».

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