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Naufragio migranti in Libia, dal Quartiere si chiede di far luce

Pd, Lista Nardella e Azione: soccorso in mare, accoglienza, integrazione, priorità non più rimandabile

Dopo il tragico naufragio di tre gommoni avvenuto nella notte del 22 aprile scorso al largo delle coste della Libia, dove hanno perso la vita 130 migranti, la maggioranza in Quartiere 4 presenta una risoluzione per chiedere di fare chiarezza.  Frontex aveva infatti dato subito l’allarme ai tre Paesi vicini: Italia, Libia e Malta. I soccorsi tuttavia sono arrivati tardi. Risoluzioni analoghe sono state presentate in tutti e cinque i quartieri della città dalla maggioranza (che anche nelle altre circoscrizioni è di centrosinistra).

Partito democratico, Lista Nardella e Azione, all’indomani di quello che non un dramma isolato, ma l’ennesima tragedia del mare che vede la morte di persone nel Mediterraneo, sollecitano così l’Amministrazione comunale di impegnarsi nella realizzazione di politiche di accoglienza solidali e la creazione di corridoi umanitari.

«Ai confini dell’Italia e dell’Europa si continuano a creare situazioni di esasperata difesa dei nostri confini e una disumana politica di respingimenti – si legge nella risoluzione – (…) Non si possono  chiudere le porte alle migliaia di persone, uomini, donne e bambini, che ogni anno sono costretti a fuggire dai loro Paesi a causa di guerre civili, di dittature, di miseria, di calamità, per trovare rifugio e accoglienza in uno dei nostri Paesi. Viste le parole di David Sassoli, Presidente del Parlamento europeo, il quale ritiene che: “Le migrazioni sono una priorità assoluta, un fenomeno strutturale che la comunità internazionale deve saper affrontare con spirito solidale” e che “si deve trovare a livello europeo un giusto equilibrio tra solidarietà e responsabilità”, si chiede al sindaco e all’Amministrazione comunale di farsi promotore presso il Governo affinché venga fatta piena luce sulle responsabilità che stanno dietro al mancato soccorso e venga messo il tema delle migrazioni, del soccorso in mare, dell’accoglienza e dell’eventuale integrazione dei migranti che cercano riparo e dignità nei nostri Paesi, come priorità non più rimandabile»

Inoltre nell’atto si lancia anche un appello all’Europa,  invitando il sindaco a «farsi promotore presso l’Unione Europea perché si giunga nel più breve tempo possibile ad una umana politica migratoria europea, con il superamento del regolamento di Dublino e interventi che mirino a salvare vite, realizzare corridoi umanitari e organizzare una reale e dignitosa accoglienza»

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