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Numeri rossi e mappe satellitari, il Comune offre i dati ma le compagnie non aggiornano

Negli open data del Comune di Firenze è presente la banca dati completa della numerazione civica, aggiornata al 1° febbraio. L'appello dell'assessore alla toponomastica Alessandro Martini e del presidente Commissione Toponomastica Mirco Rufilli

Due settimane fa, nell’articolo I numeri rossi di Firenze che fanno impazzire i navigatori (e i commercianti), avevamo fattuna piccola inchiesta sulla particolarità di questi numeri civici fiorentini (e genovesi) che non vengono geolocalizzati dalle mappe satellitari. Utilizzando Google Maps avevamo provato a percorrere le vie più lunghe e storiche del nostro quartiere, per vedere che  i risultati sballavano anche di chilometri, come nel caso di via Pisana. I risultati erano stati alle volte esilaranti come quando ci siamo trovati alla caserma dei Carabinieri invece che dal parrucchiere, in  via di Scandicci, o in un centro massaggi cinese invece che dal trippaio, come nel caso di via Bronzino. Ma risultati umoristici a parte, intervistando i commercianti, ne erano emersi problemi annosi: ritardi o mancate consegne dei corrieri e difficoltà nel farsi trovare dai clienti che vengono da fuori zona.

Così si era manifestata la necessità di un interlocuzione con le compagnie produttrici di mappe satellitari per risolvere questa particolarità fiorentina. Oggi arriva una risposta dal Comune al problema, che specifica come i dati da inserire nelle mappe ci siano e siano pronti, aggiornatissimi e gratuiti. Sono i big della navigazione satellitare che in qualche modo non ne tengono di conto. Un’inerzia da parte di queste grandi aziende che si riversa sulla quotidianità dei fiorentini. Da qui l’appello del presidente della Commissione Mirco Rufilli e dell’assessore alla toponomastica Alessandro Martini: «Invitiamo le aziende che creano e producono cartografie e mappe digitali a utilizzare gli open data del Comune che sono aggiornati al 1° febbraio 2021».

«Negli anni sono state riscontrate alcune difficoltà nella geolocalizzazione dei numeri rossi da parte di utenti che utilizzano mappe digitali sui propri mezzi per trovare esercizi commerciali – ha detto  Rufilli – Va detto che Firenze è unica anche in questo essendo, insieme a Genova, l’unica città Italiana ad avere i numeri rossi per indicare gli accessi non abitativi. Purtroppo  in strade di lunga percorrenza può succedere che tra il numero nero e lo stesso numero, ma rosso, ci siano anche diverse centinaia di metri, questo può implicare in alcuni casi problematiche anche importanti».

Mirco Rufilli (1)

«Per ovviare a questo problema abbiamo deciso di invitare le aziende che creano e producono cartografie e mappe digitali ad aggiornare, tramite gli open data del comune di Firenze le loro cartografie – ha spiegato il presidente della commissione toponomastica – Questo anche per favorire sia coloro che consegnano merci sia i mezzi di soccorso che, ci hanno segnalato, alcuni problemi in particolare lungo le vie molto estese tipo via Faentina, via Pistoiese, via Pisana.
Negli open data del Comune di Firenze infatti è presente la banca dati completa della numerazione civica comprensiva dell’attributo del colore (rosso o nero). Questa banca dati, aggiornata al 1° febbraio 2021, aiuta le società di mappe digitali, che ricordo essere tutte diverse e che utilizzano anche algoritmi di aggiornamento diversi tra di loro, ad aggiornare le proprie mappe e a fornire un servizio migliore ai propri utilizzatori».

Quello dei numeri rossi è tuttavia un problema che andrà risolvendosi nel lungo periodo (e per certi versi, anche una tradizione che andrà sparendo), perché non vengono più attribuiti da oltre sessant’anni ai nuovi civici:
«Voglio ricordare che la numerazione rossa è stata istituita negli anni ‘30 ed è stata utilizzata per poco più di venti anni – ha specificato Rufilli – Attualmente sono presenti circa 23mila  numeri rossi su un totale di 110mila. Questo è un numero destinato a diminuire, anche se lentamente, perché ogni volta che si presenta la possibilità l’ufficio toponomastica provvede alla loro cancellazione o sostituzione».

Sul breve periodo il Comune ha cercato di agevolare le compagnie più possibile dai propri open data digitali: «Tramite un link le aziende potranno effettuare l’aggiornamento delle proprie mappe digitali – ha concluso il consigliere – Non è possibile, al momento  eliminare simultaneamente tutti i numeri rossi perché questo comporterebbe una revisione completa di tutta la numerazione civica cittadina con enormi disagi per i cittadini e le imprese».

Sulla questione è intervenuto, a livello di Quartiere, anche il consigliere Fdi Leonardo Masi: «I navigatori impazziscono con i numeri rossi e questo rappresenta una difficoltà per la ricerca delle attività commerciali dai web. Può sembrare una sciocchezza, ma  è un problema che incide su vari aspetti della quotidianità commerciale e si acuisce sempre di più al giorno d’oggi che tutti comprano dal web vedendosi non arrivare i pacchi o vedendoseli arrivare sbagliati».

 

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