Nel processo di appello a Firenze, la procura generale ha chiesto il massimo della pena per Elona Kalesha. Stiamo parlando della donna albanese di 40 anni accusata dell’omicidio di Teuta e Shpetim Pasho, genitori dell’ex fidanzato, del vilipendio e dell’occultamento dei cadaveri. I corpi dei due coniugi furono ritrovati nel dicembre 2020, fatti a pezzi e chiusi in sacchetti di nylon, in quattro valigie abbandonate in un campo tra la superstrada Firenze-Pisa-Livorno e il carcere di Sollicciano. Secondo gli investigatori, Elona Kalesha avrebbe preso parte all’omicidio e alla distruzione dei cadaveri insieme ad altre persone fido ad oggi mai individuate. Secondo gli inquirenti il delitto sarebbe avvenuto in un appartamento in via Fontana preso in affitto.
Nel maggio dello scorso anno Elona Kalesha era stata condannata in primo grado a 30 anni di reclusione al termine del processo celebrato davanti alla Corte d’assise nell’aula bunker di Santa Verdiana. L’accusa è quella del duplice omicidio commesso probabilmente per questioni economiche, poiché pare che i due custodissero una ingente somma di denaro mai più ritrovata.
Al Palazzo di giustizia era presente l’imputata per seguire la requisitoria, l’imputata. A fine novembre è prevista la sentenza.