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Ponte a Greve, pellegrini derubati degli zaini: «Aiutateci a ritrovarli»

Avevano lasciato gli zaini in macchina mentre compravano i panini alla Coop: «Non c'era niente di valore, ma c'erano per noi importanti ricordi di Santiago e altri pellegrinaggi»

«L’idea che i nostri zaini, così importanti per noi, gonfi di ricordi, siano stati abbandonati chissà dove, oppure che le nostre cose siano in vendita a qualche mercatino del ‘rubato’ mi fa impazzire».  È qui che Firenze e il nostro quartiere mostrano il volto più brutto. Doveva essere una vacanza primaverile tra la natura periurbana, quella di  Patrizia. E invece si è trasformato in un viaggio nel degrado della periferia. La signora, che aveva deciso di dedicare il ponte a un trekking con gli amici nelle nostre campagne mozzafiato, si è trovata a fare i conti con la piaga delle spaccate ai finestrini della macchina.

Il punto, uno dei più classici del quartiere: l’asse della tramvia, nel parcheggio davanti alla Coop di Ponte a Greve. Vacanza itinerante finita, perché un camminatore senza il proprio zaino è come una chiocciola senza guscio: inerme e sprovvisto di tutto. E c’è di più: ogni trekker, ogni pellegrino, nel tempo lo aggiusta per le proprie esigenze, mette le proprie personalissime utilità, e ogni oggetto aggiunto è il ricordo di un’impresa. Da qui l’appello: aiutateci a ritrovarli, il loro contenuto è di valore solo per noi.

Dopo quattro giorni di cammino nelle campagne tra Lucca e Firenze i viaggiatori hanno dovuto interrompere la loro vacanza trekking. Dentro gli zaini ricordi di tante imprese e pellegrinaggi
Dopo quattro giorni di cammino nelle campagne tra Lucca e Firenze i viaggiatori hanno dovuto interrompere la loro vacanza trekking. Dentro gli zaini ricordi di tante imprese e pellegrinaggi. Nelle foto gli zaini rubati.

«Sono una turista che ha passato quattro giorni meravigliosi camminando su e giù per le colline tra Firenze e Lucca con mio marito e alcuni amici – scrive Patrizia in una mail a IsolottoLegnaia.it –. Purtroppo lunedì 29 aprile è successa una cosa molto grave: da Firenze abbiamo preso la tranvia per tornare alla macchina, parcheggiata al centro commerciale di Ponte di Greve. Poiché era mezzogiorno, abbiamo lasciato gli zaini nel baule e siamo entrati alla Coop per prendere due panini da mangiare. Quando siamo tornati alla macchina, ci avevano spaccato il vetro e rubato gli zaini. Ma cosa pensavano di trovare, oltre a magliette e calzini?»

«Quattro giorni a camminare per riscoprire che le cose più belle della vita sono anche le più semplici, ma sono bastati dieci minuti per rovinare tutto»
«Quattro giorni a camminare per riscoprire che le cose più belle della vita sono anche le più semplici, ma sono bastati dieci minuti per rovinare tutto»

«Però, erano pieni di ricordi, perché siamo pellegrini di Santiago, e quegli zaini, il loro contenuto, per noi erano quasi reliquie – continua Patrizia –. Sono veramente amareggiata, dopo quattro giorni stupendi a camminare, a riscoprire che le cose importanti della vita sono le più semplici …. Sono bastati dieci minuti per rovinare tutto. L’idea che i nostri zaini, così importanti per noi, siano stati abbandonati chissà dove, oppure che le nostre cose siano in vendita a qualche mercatino del ‘rubato’ mi fa impazzire!».

 

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