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Quel Genio del mio amico: Il film che racconta Leonardo Da Vinci

Il film che sta per essere proiettato nelle sale cinematografiche di Firenze

Martedì sera 14 dicembre è stata presentata al Cinema La Compagnia l’anteprima de film Quel Genio del Mio Amico, il film di Alessandro Sarti che racconta con leggerezza la genialità di Leonardo Vinci e interpretato da tanti attori toscani come Sergio Forconi e Alessandro Calonaci, che incarnano quella fiorentinità di paese tanto presente ancora nei nostri rioni. L’evento è stato patrocinato dalla Fondazione Cure2Children. Andiamo a conoscere un po’ di dettagli a riguardo nella recensione di Nicola Biagi.

Cos’è il Genio? Amici miei del maestro Monicelli lo definiva semplicemente come: Colpo d’occhio, fantasia e velocità d’esecuzione. Nel film di Alessandro Sarti Quel genio del mio amico la ricetta s’allunga aggiungendo ingredienti importanti ad una ricetta che ha inconsapevolmente creato il più grande genio di tutti i tempi Leonardo Da Vinci. Leggerezza, gratitudine e amicizia sono gli ingredienti che s’aggiungono nel film e completano la ricetta per la creazione del genio assoluto. La leggerezza che si riscontra nelle scene che portano lo spettatore in un viaggio di vita in giro per tutta la Toscana, che tocca venti comuni della nostra regione, contornato da paesaggi magnifici di una campagna dove ancora si respira l’antico spirito rinascimentale. La gratitudine, quella di un genio rivolta a tutti coloro che gli sono stati accanto nel bene  e nel male sopportando i suoi estri, di genio e sregolatezze ma che lo hanno sostenuto fino in fondo perché lui è semplicemente Leonardo da Vinci, un genio riconosciuto da tutti ancor prima di affermarsi.

L’amicizia, che lega Leonardo al suo mecenate Lorenzo il Magnifico che nonostante le avversità ha sempre creduto in lui lasciandolo a malincuore partire alla corte di Ludovico il Moro, ma che lo attende e lo accoglie a braccia aperte dedicandogli uno spettacolo Magnifico degno di Lorenzo de’ Medici. E il cinema che fa? Sta a guardare? No anzi racconta questa storia magnifica a lume di candela con una splendida fotografia che avvolge lo spettatore nel calore rustico rinascimentale di quei magnifici anni dove vien subito la voglia di tornarci prendendo la pima macchina del tempo disponibile. Il cast poi di attori e comparse crea un atmosfera reale grazie alle proprie caratteristiche e ad una bellissima ed accurata ricerca nei costumi di scena, davvero splendidi. Un racconto piacevole che prende per mano e conduce la mente attraverso i secoli facendole vivere una storia che a dispetto di tante non si concluderà con la morte del genio, ma continuerà con la vita del genio lasciata in sospeso dalla sua voglia di realizzare il prossimo progetto al quale già sta pensando.  Se poi s’aggiungono anche la pandemia, le restrizioni e un budget praticamente a zero, ecco che, signore e signori il genio è servito, è in sala seduto tra il pubblico e si chiama Alessandro Sarti, un regista che trasmette la ricetta del genio non solo trasformandola in pellicola ma mettendola in pratica nella vita di ogni giorno. E con attori del calibro di Sergio Forconi e di Alessandro Calonaci, per citarne un paio, il genio è messo ancora di più in evidenza.

Nicola Biagi

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