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Soffiano, diatriba tra M5s e Comune per il taglio di venti alberi: “Erano infestanti, ma non era questo il momento di abbatterli”

Alcuni cittadini nei giorni scorsi avevano protestato per il taglio di alcuni esemplari di ailanto tra Via Guido da Siena e Via del Filarete

Nei giorni scorsi alcuni residenti di Soffiano, con il Comitato “Cittadini per Firenze art.21”, hanno protestato per il taglio di una ventina di alberi avvenuto in un solo giorno di questa estate rovente in un’area privata posta all’angolo tra Via Guido da Siena e Via del Filarete. “Abbiamo ricevuto una segnalazione – afferma il capogruppo M5S De Blasi – da parte di cittadini indignati residenti nella zona da Soffiano, che non capiscono le motivazioni per le quali sono stati abbattuti in pochissime ore circa una ventina di alberi di ailanto in buono stato di salute”.

E ha aggiunto: “I cittadini hanno chiesto conto al quartiere 4 sul perché di questo taglio e la riposta che è stata fornita dal Comune è che gli alberi erano in un’area privata recintata, come se questo fosse una giustificazione sufficiente per abbatterli” precisa il pentastellato. “Gli alberi erano sanissimi e davano ombra alle strade su cui si versavano, particolarmente utile in queste giornate cocenti”.

Successivamente è arrivata la risposta del Comune di Firenze sulla questione: “Rispetto al taglio di alberi in area privata in via Guido da Siena segnalato da un gruppo consiliare, la Direzione ambiente precisa che questi erano della specie “Ailanthus”, spontanei ed infestanti. Il Regolamento del patrimonio arboreo che disciplina anche i tagli in aree private non prevede la presentazione della Scia per questa specie. Le piante, si sottolinea inoltre, erano state oggetto di lamentele da parte dei cittadini a causa della loro invasività verso il parcheggio pubblico e il marciapiede. Si invitano tutti a conoscere le regole e a verificare le situazioni prima di lanciare allarmi privi di fondamento.

Dopo questo comunicato da Palazzo Vecchio De Biasi si è espresso così: ” Per quanto ci rassicurino le dichiarazioni della Direzione Ambiente riguardo le specie che sono state oggetto di recente abbattimento descritte della tipologia “Ailanthus” quali spontanee e infestanti, ci lascia perplessi l’assenza di condanna da parte dell’Amministrazione per aver assistito all’abbattimento di numerose piante in piena emergenza caldo, (oggi a Firenze si sono sfiorati i 41 gradi) oltre al mancato riferimento anche alle prescrizioni dettate dalla direttiva europea  n.2009/147/CE che precisamente all’art. 5 vieta i tagli di rami e alberi nel periodo di nidificazione degli uccelli e all’art. 31, e la previsione di pesanti sanzioni per la distruzione di uova e nidi. Ma forse la Direzione ambiente ha ragione quando “invita tutti a conoscere le regole e a verificare le situazioni prima di lanciare allarmi privi di fondamento”, ma è altrettanto vero che la sensibilità che i consiglieri comunali hanno nel recepire le istanze dei cittadini quando sembra che venga negata loro protezione e tutela, anche se ci mette nella condizione di non essere in grado di distinguere visivamente una specie “cattiva” rispetto ad una “buona”, ci obbliga a sostenere che per quanto legittimi possano essere stati quei tagli relativamente al rispetto del “regolamento del patrimonio arboreo” non si possa non considerare quanto bene avrebbero continuato a fare quelle piante “spontanee e infestanti” nell’ospitare possibili nidificazioni per l’avifauna fino alla fine del periodo di nidificazione o semplicemente per ridurre la temperatura in quella strada in queste giornate di caldo anomalo. Si poteva dunque rinviare l’intervento al prossimo mese di novembre? Certo, questo non si può che imputare alle possibili scelte adoperate dal privato che avrebbe deciso di tagliare quegli alberi in piena emergenza caldo. All’Amministrazione di Firenze, al Sindaco e all’Assessore competente oltre che alla Direzione Ambiente, competono i controlli che tutto sia stato eseguito nel rispetto di tutte le norme, anche quelle sovracomunali, ed è per questo che siamo rassicurati e siamo certi che la specifica richiesta di accesso agli atti verrà esitata con la consegna della documentazione che certifichi la natura delle essenze abbattute e l’analisi specifica atta alla verifica della mancanza di nidificazioni sulle chiome così da poter confermare rassicurazioni anche ai cittadini segnalanti”.

 

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