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La protesta di Villa Strozzi: no alla discoteca alla Limonaia

Si solleva la protesta all’indomani della Pasqua elettronica a Villa Strozzi

Broch: «Questa è la rivalorizzazione del parco del Boschetto? Vogliamo che diventi la nuova discoteca della Limonaia?»

Dopo la Pasqua elettronica tenutasi a Villa Strozzi, molte sono state le proteste sollevatesi dai frequentatori del parco del Boschetto.  All’indomani del maxievento che ha visto ore e ore di musica da discoteca e una folla di ragazzi che bevevano alcolici per il parco, il polmone verde del Quartiere è stato trovato tappezzato di immondizia e cocci di vetri rotti.

Ma c’è anche chi pone l’accento sull’inopportunità di tenere un evento del genere proprio nel giorno della Pasqua cattolica: «Il giorno di Pasqua è un giorno sacro – ha affermato Benedetta de Angelis, presidente dell’associazione Maison d’Artiste, da sempre sensibile alla vocazione artistica e spirituale dell’parco di Villa Strozzi, oasi di pace e meditazione nel cuore del Quartiere – Indipendentemente dalla fede, ci vuole rispetto. Ogni luogo ha la sua funzione, questo non è il luogo adatto per una festa del genere».

Sull’inadeguatezza del Boschetto come luogo per la movida  eventi di massa,  protesta anche Riccardo Broch, presidente dell’Arci Art Rock Caffè di Villa Strozzi. Questo a maggior ragione oggi, che si parla di rivalorizzare il parco,  alla luce del degrado che l’area sta subendo in questo periodo in cui sono state rinvenute siringhe ed è stato visto giro di spaccio: «Quale valorizzazione? – domanda Broch – È questa l’idea di valorizzazione del parco? L’unica strada è quella di fare eventi di qualità, e questi non mi sembrano proprio. A breve ci sarà  il bando per la gestione degli eventi, da giugno a settembre: vogliamo forse che diventi la nuova discoteca della Limonaia, immersa nel verde?»

La vetrage del ristoro della villa deturpata
La vetrage del ristoro della villa deturpata

Anche l’impatto ecologico di questi eventi rischia di essere una bomba sulla biodiversità di questo piccolo pezzo di natura urbana, come sottolinea Roberta de Maria, assidua frequentratrice del parco che ha creato un gruppo social di amici del Boschetto, che è diventato un vero forum  per tutte le tematiche di questo spazio verde: «Il parco del Boschetto è un punto di riposo per gli uccelli migratori – spiega Roberta – Queste iniziative sono invasive: musica a tutto volume il giorno prima, un bel tappeto di immondizia  il giorno dopo e salutoni al bel parco e agli animali morti di paura…»

 

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