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Occupazione Itis Meucci, il manifesto degli studenti

I ragazzi spiegano il perché della protesta e le loro richieste: "Ricordiamo che la nostra è una protesta contro l'inefficienza della Città metropolitana di Firenze e non contro l'istituto A. Meucci in sé per sé"

Riceviamo e pubblichiamo integralmente il manifesto stilato dagli studenti che stanno occupando l’Itis Meucci di via del Filarete a Soffiano:

“Ricordiamo che la nostra è una protesta contro l‘inefficienza della Città metropolitana di Firenze e non contro l’istituto A. Meucci in sé per sé. La costante assenza di considerazione da parte degli organi istituzionali scolastici (Ministero dell’Istruzione) e regionali, ci ha costretti a un atto estremo, ma necessario, per far ascoltare finalmente la nostra voce, ignorata ormai da troppo tempo. Da diversi anni a questa parte infatti, mancano gli spazi didattici adeguati a una qualsivoglia vita studentesca, ogni anno sistematicamente negata e ulteriormente aggravata con lavori prolungati per mesi. Questa situazione non ci permette di socializzare, privandoci completamente di una parte fondamentale della nostra adolescenza e della nostra vita. A questo si aggiungono altri gravi problemi strutturali, come bagni allagati, inagibili, muffa, infiltrazioni e umidità nelle pareti di classe. Infiltrazioni di acqua che producono perdite nei soffitti e che fanno nascere muschi e licheni. Porte rotte che non si aprono, una classe è stata costretta a rimanere fuori dall’aula per un ora. Nei laboratori sedie rotte, buchi nei pavimenti e mattonelle rotte che fanno scalino. Classi con pezzi di soffitto non a norma dove entra il freddo nelle prime ore di lezione. In un altra classe due serrande su tre sono rotte e gli studenti devono stare praticamente al buio, Ia cui porta non presenta una serratura perciò non si chiude e al minimo riscontro si apre innervosendo i professori. In un anno di Dad avevate tutto ii tempo per riparare il riparabile, evitando che quest’anno si verificassero i problemi che ormai ci affliggono da troppi anni. Siamo stanchi. Purtroppo questa è Ia normalità che noi studenti abbiamo dovuto sopportare finora. Stiamo occupando in modo tale da portare una critica più incisiva e allo stesso tempo mettere in luce i problemi edilizi e in generale l’assenza di un’adeguata manutenzione scolastica.
Pensiamo a quando è crollata una parte del soffitto o quando ha piovuto in alcune aule. Chi ci assicura che non possa succedere, vista Ia mancanza di controlli periodici sull’agibilità dell’edificio? II Covid ha portato a galla le grandi lacune del sistema scolastico, a partire dalla mancanza di fondi per I’edilizia. Tanti anni di tagli all’istruzione e ai settori non produttivi hanno determinato direttamente i problemi attuali tra cui la nostra mancanza di spazi per svolgere le lezioni e inevitabilmente il fenomeno delle classe pollaio. Tutto questo inserito in un contesto di stress scolastico e sociale al quale ci sentiamo sempre sottoposti, completamente disillusi verso il nostro futuro”

occupazione Meucci Galilei Firenze (1)

Il regolamento di condotta autoimposte dagli studenti:

  • Tutte le entrate e tutte le uscite sono controllate e sorvegliate;
  • solamente gli studenti dell’istituto Meucci possono entrare dentro al complesso scolastico;
  • l’ingresso all’edificio sarà sorvegliato e all’arrivo di studenti intenzionati a occupare sarà obbligato a mostrare il proprio registro elettronico sul cellulare per verificare che sia effettivamente uno studente dell’istituto;
  • i laboratori sono chiusi con lucchetti e sorvegliati gli ingressi; non sarà manomesso o danneggiato nessun apparecchio presente nei laboratori;
  • sarà rispettato il divieto di fumo all’interno del complesso scolastico;
  • chiunque non rispetti le regole sopra elencate sarà individuato e fatto uscire dall’istituto.

 

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