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Meucci e Galilei, la protesta continua, verso la manifestazione contro la Città metropolitana

Occupazione al Meucci, sciopero studenti al Galilei. Motivi sicurezza e vivibilità. Sui social girano foto di nidi d'insetto al Galilei, ma il personale non ci consente di entrare a verificare

Continua la protesta scattata ieri negli Istituti Meucci e Galilei  di Soffiano. Se all’Isis Galilei ha preso, ad ora, la forma di sciopero di una parte degli studenti che sono rimasti fuori scuola, al contiguo Itis Meucci è scattata l’occupazione.

Un’occupazione che i ragazzi del Meucci spiegano in un manifesto appeso all’ingresso (che è stato dato anche alla nostra Redazione e che riportiamo integralmente in questo articolo) e che vede al centro non trascurabili problemi di sicurezza, di vivibilità e di disagi di una struttura vecchia di mezzo secolo e pensata per essere utilizzata la metà degli anni, per cui si chiede, in attesa del nuovo edificio, che fu promesso  nel 2019 ma non è previsto fino al 2025, un adeguamento minimo dell’attuale.

Occupazione Meucci

Occupazione le cui sorti dipenderanno dall’assemblea del comitato degli aderenti allo stato di agitazione che si terrà stasera, momento non casuale perché sarà «quando rimarrà solo chi è veramente interessato alle sorti della scuola – spiegano gli studenti – e non anche chi, ora, di mattina, occupa tanto per occupare»

«Venerdì in tarda mattinata faremo una manifestazione sotto la Città metropolitana, insieme agli studenti del Galilei – ci dicono i ragazzi del Meucci – Intanto, stasera, delibereremo a maggioranza se richiedere l’autogestione (una forma di didattica dove le lezioni sono tenute direttamente dagli studenti, con forme di dibattito, confronto e studio non solo sul programma scolastico, ma anche su temi di attualità, ndr), fatta da noi studenti affiancati dai professori. Se sarà deliberata l’autogestione, e se la scuola ce la concederà, smetteremo di occupare. Se invece sarà deliberata l’autogestione, ma non ci sarà concessa, continueremo a occupare finché non saremo ascoltati»

Apertura al dialogo, comprensione dell’importanza dei temi portati avanti dagli alunni, ma al contempo richiesta di maturità e responsabilità arriva dal preside:  «Si sta cercando e si auspica di trovare un punto di accordo con gli studenti per organizzare domani un’autogestione, anche con i docenti dell’Istituto – commenta il dirigente Luciano Maresca – Per adesso si stanno comportando molto bene, anche se sappiamo che in questa situazione è capitato che si sia venuti meno a qualche divieto. Tuttavia mi hanno assicurato che venerdì sarà liberata la scuola, perché ci sarà una manifestazione congiunta agli studenti del Galilei. Si spera di superare questo momento particolare»

La protesta di ieri mattina, fuori di scuola
La protesta di ieri mattina, fuori di scuola

Un’occupazione civile e autoregolamentata quel Meucci, per la quale i ragazzi hanno stilato anche un regolamento di condotta, da rispettare scrupolosamente pena l’allontanamento immediato di eventuali facinorosi  (leggi qui).

Diversa invece la situazione al Galilei, dove non è scattata l’occupazione, tuttavia una parte degli studenti sta scioperando, lamentando anch’esso problemi non solo strutturali, ma anche di potenziale rischio per la salute. Intanto è stata indetta l’assemblea di Istituto per domani, da cui dipenderanno le sorti della protesta. Da ieri stanno girando sui social alcune foto, attribuite al Galilei, inviate anche alla nostra Redazione, ma che la scuola non ci ha ancora dato possibilità di verificare. Non abbiamo quindi potuto accertare la loro effettività. Foto che vengono, e ritraggono pareti invase di muffa, infiltrazioni, buchi nell’intonaco e, cosa peggiore, nidi di insetto sul soffitto: nidi che abbiamo sottoposto all’attenzione di un naturalista, Flavio Brandani, il quale nonostante la foto piuttosto sgranata per la distanza, ritiene di poter identificare in Sceliphron caementarium, comunemente detta vespa muratore. Imenotteri che costruiscono piccole anfore dove depositano insetti predati come nutrimento per le larve. Vespe relativamente innocue se non disturbate, ma che possono diventare aggressive se si tocca le loro anfore, deliberatamente o accidentalmente. La loro puntura è meno dolorosa di quella della vespa comune, ma possono diventare rischiose in soggetti allergici o debilitati. Non sappiamo se quelle foto siano state realmente scattate nella scuola, né quando siano state scattate, e avremmo voluto verificare. Tuttavia alla nostra richiesta, non ci è stato concesso di accedere dal personale, pur spiegando i motivi, né ci è stato permesso di parlare con l’Rspp con il quale abbiamo chiesto di essere celermente messi in contatto senza, a ora, riscontro.

la foto dei nidi di insetto che stanno girando sui social e che ci è stata inviata, ma che non abbiamo potuto verificare in quanto non ci è stato concesso di accedere alla scuola
la foto dei nidi di insetto che stanno girando sui social e che ci è stata inviata, ma che non abbiamo potuto verificare in quanto non ci è stato concesso di accedere alla scuola
Ingrandimento del particolare dei nidi
Ingrandimento del particolare dei nidi
Altra foto inviataci, muffa alle pareti
Altra foto inviataci, muffa alle pareti

Buco nell'intonaco

Sulla questione sta intervenendo anche il sindacato Confintesa Funzione Pubblica, che proprio per la tutela del personale e degli studenti, chiede di vederci chiaro e di verificare l’edificio.

Riproveremo a ripetere la richiesta con formale accredito.

 

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