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Silo San Bartolo a Cintoia, Sinistra progetto Comune chiede risposte

Bundu, Palagi, verdi, Zolesi: "Le cause dell'incendio continuano a essere ignote per il Comune"

Torna a intervenire l’opposizione di sinistra sulla Silo di San Bartolo a Cintoia, la fabbrica che vive un difficile rapporto con il quartiere (leggi: Silo Spa, un difficile rapporto con il rione), soprattutto da dopo l’incendio del 2020 che causò giorni di odori fetidi nell’aria dei rioni limitrofi e a cui forse furono correlate morie di uccelli e di pesci. Nuove maleodoranze pervasero la zona anche successivamente, scatenando una reazione dello stesso presidente del Quartiere Mirko Dormentoni, e circa un mese dopo fu annunciata l’istituzione di un panel di annusatori. Tuttavia quali sia adesso l’impatto di quella che popolarmente è chiamata “fabbrica degli ossi” ancora è ignoto, né , obiettano Sinistra progetto Comune e Firenze riparte da sinistra in un interrogazione, si sono rese note le cause dell’incendio

“Le cause dell’incendio alla Silo S.p.A. continuano a essere ignote per il Comune: per gli uffici ovviamente è questione di competenze, ma ci stupisce che politicamente la Giunta non abbia nulla da rilevare – affermano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune, Donella Verdi di Firenze Riparte a Sinistra e Filippo Zolesi di Sinistra Progetto Comune Quartiere 4 – Si tratta di un episodio pericoloso avvenuto nella nostra città, dovremmo saperlo, no? Allo stesso modo ci farebbe piacere registrare una maggiore attività diretta di Palazzo Vecchio sulle verifiche per gli adempimenti previsti da Arpat e dall’Ausl, senza limitarsi ad aspettare aggiornamenti e conferenze dei servizi”.

“All’ennesima interrogazione – per cui ringraziamo le direzioni e l’estensore delle articolate risposte ricevute – riguardante un tema importante per la salute della cittadinanza e la tutela del territorio, si conferma un vuoto politico – continuano i tre esponenti di sinistra – Anche perché il cronoprogramma concordato con la ditta è stato spostato per ritardi nel procedimento di bonifica, quindi è legittimo che la cittadinanza coltivi forti sentimenti di preoccupazione. Continueremo a chiedere conto delle informazioni fornite dagli altri enti, ma davvero ci aspetteremmo un atteggiamento diverso da parte del Partito Democratico e della maggioranza”.

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